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Centro storico

Visitare Napoli significa immergersi in uno scenario di straordinaria complessità e bellezza: 2500 anni di storia rappresentati e ricostruiti da testimonianze artistiche e architettoniche di enorme valore che, nel tessuto urbano attuale, si incrociano, si sovrappongono e offrono al visitatore la possibilità costruire un viaggio personale e un vero bagaglio di conoscenze e scoperte.
Ogni angolo della città custodisce opere di grande valore artistico e storico.

I musei espongono collezioni d'arte e reperti archeologici, tra le più importanti e ricche al mondo.
Benvenuti quindi a Napoli, città d'arte esaltata da una straordinaria scenografia architettonica e paesaggistica, dal mare, dai mille colori, dalle mura e dai palazzi antichi, ma è anche una città caratterizzata da una grande tradizione enogastronomica.
Benvenuti nel centro della città da cui ogni giorno è possibile recarsi in un museo, una strada, una piazza, un monumento o passeggiare lungo il centro più grande d'Europa, un vero e proprio museo a cielo aperto, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Palazzi, chiese, strade antiche fortezze e castelli sul mare, ma anche grotte naturali e luoghi impregnati di mistero e misticismo, tutto ciò rende Napoli indimenticabile nella mente dei viaggiatori.
Non solo tappe naturali, ma luoghi simbolo della città, parte integrante della sua storia, della mitologia e delle leggende che l'hanno toccata.

Orientarsi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La zona del centro storico era quella del primo insediamento di Neapolis (V secolo aC), la "città nuova", così chiamata per distinguerla da Palepolis, la città vecchia che sorgeva nella zona di Pizzofalcone.
L'impianto urbanistico della Neapolis era quello di una "scacchiera" formata da tre ampie strade da est a ovest, chiamate "decumani": il decumano superiore (Via Sapienza, Via Pisanelli, Via Anticaglia, ecc.), Il decumano principale (Via Tribunale ), e il decumano inferiore (Via B. Croce, Via S. Biagio dei Librai, ecc.) intersecati da una serie di strade di collegamento da nord a sud denominate "cardines" (punti cardinali).
Il centro storico di Napoli è molto diverso da quello delle altre città italiane: sono presenti stratificazioni di varie epoche a partire dal periodo greaco-romano fino ad oggi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il decumano principale - via dei Tribunali
Il nostro itinerario inizia nella vivace piazza Bellini con i suoi caffè letterari, sullo sfondo della settecentesca scalinata del piperno che sale fino all'ex convento di Sant'Antoniello a Port'Alba, oggi Biblioteca delle Arti della sede dell'Università "Federico II", e le mura greche di Neapolis del IV secolo aC.
Si prosegue lungo Via San Pietro a Maiella, dove sorge l'Accademia di Musica, e Via Tribunali con il cinquecentesco palazzo dei Duchi Spinelli di Laurino, trasformato nel Settecento dall'architetto Ferdinando Sanfelice. In questa via si trova il palazzo di Filippo d'Angiò (o dell'Imperatore), Principe di Taranto e Imperatore di Costantinopoli, con i suoi portici medievali, dove si svolge un suggestivo mercato di strada.
L'attuale piazza San Gaetano si trova nella zona dell'Agorà greca e del Foro Romano ed è ancora il cuore vivo della città vecchia. Da esso si accede alla celebre Via San Gregorio Armeno, famosa per le sue botteghe artigiane di statuine di pastori, fiori artificiali e presepi e brulicante di gente durante il periodo natalizio quando le varie bancarelle espongono i loro coloratissimi prodotti.
Particolarmente interessante è l'urbanistica di Piazza Riario Sforza, racchiusa com'è dallo scalone d'ingresso secondario del Duomo, dalla magnifica cupola della Cappella di San Gennaro e dal prestigioso Complesso Monumentale del Pio Monte della Misericordia, la cui Chiesa conserva il capolavoro " Le sette opere di misericordia "di Michelangelo da Caravaggio.
Alla fine del Decumano Principale si erge l'imponente mole del palazzo reale-fortezza Castel Capuano, una delle antiche porte della città.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il decumano inferiore - Spaccanapoli
Chiamato "Spaccanapoli" perché divide in due la città vecchia.
Si parte da Piazza del Gesù Nuovo, così chiamata per la chiesa barocca dei Gesuiti eretta nell'area del rinascimentale Palazzo Sanseverino, che presenta l'originale facciata bugnata a punta di diamante; il punto di riferimento in zona è la barocca guglia dell'Immacolata, eretta tra il 1747 e il 1750 con fondi di pubblica sottoscrizione.
Da qui si percorre via Benedetto Croce con i suoi monumentali palazzi nobiliari, uno dei quali è Palazzo Filomarino dove visse e morì il filosofo Benedetto Croce.
La via si allarga in Piazza San Domenico Maggiore dominata dall'abside poligonale dell'omonima chiesa, dal portale gotico di Sant'Angelo a Morfisa e, sugli altri tre lati, dagli importanti palazzi nobiliari di Petrucci, Casacalenda, Sangro di Sansevero e Corigliano. Al centro della piazza si trova l'imponente guglia di C. Fanzago e DA Vaccaro, eretta per liberare il popolo dal voto fatto durante la peste del 1656. Da non perdere una visita alla Cappella Sansevero; qui è custodito il Cristo Velato, celebre capolavoro dello scultore napoletano Giuseppe Sanmartino.
Lungo via San Biagio dei Librai, che prende il nome dall'epoca in cui la via era fiancheggiata da librerie, e ora di botteghe orafe, si trovano alcuni palazzi rinascimentali degni di nota: il Palazzo del Monte di Pietà con l'annessa Cappella, Marigliano e Carafa Santangelo .
In via Duomo, da notare la Chiesa di S. Giorgio Maggiore, edificata tra la fine del IV e l'inizio del V secolo, ma poi ristrutturata da Cosimo Fanzago nel XVII secolo.
Risalendo la via si giunge al Duomo con la Cappella del Tesoro di San Gennaro e il Museo a quest'ultimo dedicato. Nella vicina piazza Donna è possibile una visita al Museo Diocesano, ospitato nell'omonima Chiesa.

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